Von der Leyen: “Sfiducia firmata dagli amici di Putin”. E ricorda le bare a Bergamo durante il Covid

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen contro i promotori della mozione di censura, cioè la sfiducia nei suoi confronti che ha come primo firmatario l'eurodeputato romeno di Aur (Ecr), Gheorghe Piperea. Il testo sarà votato giovedì 10 luglio. "Ci troviamo in un'epoca di conflitto fra la democrazia e dei regimi liberali. Vediamo le minacce crescenti in arrivo dai partiti estremisti che vogliono polarizzare le nostre società inondandole di disinformazione: c'è ampia evidenza che molti sono sostenuti dai nostri nemici e sostenuti dalla propaganda in Russia e altrove. Sono movimenti alimentati da cospirazioni e complottismi, che fanno apologia di Putin e basta guardare i firmatari di questa mozione per comprenderlo", dice la presidente del Parlamento europeo in plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
L’attacco della presidente della Commissione europea è diretto ai firmatari della mozione, appunto. Come Piperea, che appartiene al partito di estrema destra romeno Alleanza per l'unione dei romeni e al Parlamento europeo fa parte del gruppo dei Conservatori, di cui fa parte anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che non ha sottoscritto la mozione. I rappresentanti del M5S, invece, hanno annunciato che la voteranno. Compreso il gruppo dei Patrioti per l'Europa, di cui fanno parte la Lega, Orbán, Le Pen e lo spagnolo Abascal di Vox.
Piperea era intervenuto illustrando alla plenaria la mozione di sfiducia: "Una mozione di censura è uno strumento per rafforzare la democrazia: non è un problema, è una soluzione, a favore della trasparenza. La Commissione ha escluso il Parlamento, il processo decisionale è diventato opaco", ha aggiunto riferendosi al ricorso dell'iter di urgenza per approvare il Riarmo Ue. "I cittadini europei ci hanno chiesto pulizia".
"Ciò che abbiamo appena sentito dal signor Piperea era chiaro a tutti. È tratto direttamente dal più antico repertorio degli estremisti. Polarizzare la società ed erodere la fiducia nella democrazia con false affermazioni sull'ingerenza elettorale. Tentare di riscrivere la storia di come l'Europa ha superato con successo una pandemia globale insieme, dai vaccini al NexGenEU. Inventare cospirazioni smentite sui messaggi di testo. Qui c'è una scelta – dice ancora von der Leyen durante l’intervento in plenaria più volte interrotta dagli eurodeputati di estrema destra al Parlamento europeo – Possiamo seguire il signor Piperea nel suo mondo di cospirazioni e presunti sinistri complotti da - quello che lui chiama - "Bruxelles", oppure possiamo chiaramente dichiarare la cosa per quello che è: un altro rozzo tentativo di creare una spaccatura tra le nostre istituzioni, tra le forze pro-europee e pro-democratiche di quest'aula. Non possiamo mai permettere che ciò accada, e non lo faremo mai", rimarca.
Von der Leyen entra subito nel vivo. "Nessuno di noi dimenticherà mai le tragiche immagini dei camion militari che attraversavano Bergamo di notte, carichi di cadaveri, o quando vennero imposti lockdown, le frontiere chiuse e si contesero cruciali dispositivi sanitari e di protezione. Ricordo tutte quelle volte in cui sembrava che non ci fosse luce alla fine del tunnel – continua la presidente della Commissione Ue – Ma non ho dimenticato nemmeno ciò che abbiamo realizzato insieme, come un vaccino sia stato sviluppato in tempi record grazie alla scienza europea, come abbiamo incrementato la produzione industriale dopo un avvio lento, come ogni Stato membro abbia avuto lo stesso accesso a vaccini salvavita. Come a ogni cittadino, di un Paese grande o piccolo, dell'Est o dell'Ovest, del Nord o del Sud, sia stata data la stessa possibilità. E questa è l'Europa della solidarietà che amo, e questa è l'Europa che gli estremisti odiano. Ricordiamo tutti come abbiamo protetto i lavoratori attraverso i canali di trasporto marittimo o come abbiamo rimesso in moto le nostre economie grazie alle corsie verdi e al certificato digitale. E naturalmente, ricordiamo tutti il giorno storico in cui abbiamo lanciato il Next generation Eu, per iniettare 800 miliardi di euro nelle nostre economie da investire in ogni settore, dalla sanità all'istruzione, dalle tecnologie pulite a quelle digitali, dalle Pmi alle industrie consolidate", dice ancora von der Leyen.
Altra questione: i rapporti considerati poco chiari che von der Leyen avrebbe avuto multinazionali che rifornivano i vaccini durante il Covid. "Non è un segreto che fossi in contatto con i massimi rappresentanti delle aziende produttrici dei vaccini che ci avrebbero fatto uscire da questa crisi. Certo che lo ero, così come ho chiesto consiglio ai migliori epidemiologi e virologi del mondo. O ero in contatto con organizzazioni delle Nazioni Unite e Ong. Ma l'insinuazione che questi contatti fossero in qualche modo inappropriati o contrari agli interessi europei è - sotto ogni punto di vista - semplicemente errata. Quindi lasciatemi chiarire ancora una volta i fatti. Le trattative contrattuali sono state condotte congiuntamente dalla Commissione e dagli Stati membri – precisa – Ogni singolo contratto negoziato è stato esaminato in dettaglio nelle capitali prima di essere firmato da ciascuno dei 27 Stati membri. Non c'erano segreti, clausole nascoste, obblighi di acquisto per gli Stati membri. In effetti, tutti i 27 Stati membri hanno deciso di acquistare i propri vaccini di propria spontanea volontà. Quindi, qualsiasi affermazione secondo cui uno Stato membro non fosse a conoscenza dei contratti, dei prezzi o delle quantità è disonesta. Anzi, chiamiamola con il suo nome: è semplicemente una bugia".
Poi chiudendo il suo intervento aggiunge: “Tutelerò sempre lo stato di diritto. I cittadini europei vogliono che discutiamo di questo, non cadiamo nel giochetto degli estremisti. Dico ai filo-europeisti che anche se non saremo sempre d'accordo posso promettervi che lavoreremo sempre per l'unità e la coesione, quando trattiamo sui dazi, con la Cina. Continuiamo a lavorare per l'Europa”. Interviene nel dibattito il presidente del gruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber: “Tra pochi giorni terminerà la sospensione dei dazi di Donald Trump. Milioni di posti di lavoro sono a rischio. Dove sono gli amici del Maga in quest'aula? Cosa stanno facendo Orban, Salvini e Alice Weidel per salvare posti di lavoro per gli europei? Ve lo dico io, Maros Sefcovic e Ursula von der Leyen li stanno difendendo! Questa mozione di censura è contro i cittadini europei. Un secondo esempio: il futuro di milioni di agricoltori, sindaci e ricercatori dipende dai fondi europei, soprattutto in Romania, signor Piperea. Abbiamo bisogno di una proposta sul Qfp al più presto. Questa mozione di censura è contro agricoltori, sindaci e ricercatori! – continua Weber – Putin ci mette alla prova ogni giorno. Abbiamo bisogno di un pilastro europeo di difesa, ora, con urgenza. Le ambizioni di Putin vanno oltre l'Ucraina, odia il nostro stile di vita europeo. So che l'Afd tedesca e l'Aur rumena sono burattini di Putin. Ma perché il Pis si unisce ora a questa alleanza filo-russa? Questa mozione di censura è contro la sicurezza del popolo europeo”.
La Repubblica